
𝐔𝐌𝐈𝐃𝐎 𝐍𝐄𝐓𝐓𝐀𝐑𝐄
Al primo, indefinito chiarore di un giorno che nasce,
improvviso e lento, sospiri e mi guardi.
Si accosta la tua pelle,
brivido di carne che sorprende ed incendia.
Desiderio di bere dalle tue labbra
quell’umido nettare,
per saziare la sete della mia bocca.
Il tuo respiro sulle mie voglie
e tra i sensi del piacere,
in quel contatto di corpi,
vibrando al tocco di provocanti carezze.
Toccarti e annusarti senza contare più i minuti.
E allora bagna le tue dita,
cogli i miei profumi,
affonda la tua voglia nel mio lago bollente.
Deborah Vidali Donnadiluce
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